Le Alpi Carniche, aspri massicci rocciosi, circondati da praterie d’alta quota, si elevano sopra boschi spettacolari e donano un fascino quasi selvaggio a queste montagne. Tra le più antiche dell’intero arco alpino, le montagne custodiscono fossili dell’intera scala del tempo geologico.  Abitate da millenni da un popolo che non ha mai perso la sua fierezza, le Alpi Carniche conservano un patrimonio culturale e religioso peculiare, rappresentato da resti archeologici romani e tipici borghi rurali, piccole pievi distribuite sulle montagne e tradizioni di origine celtica.

Dai borghi storici ai laghi e montagne, c’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma vediamo insieme alcuni dei luoghi che meritano di essere visitati:

• Pesariis, conosciuto come il paese degli orologi. Dal 1725, infatti, si producono orologi destinati alle torri civiche e campanarie e dove è possibile anche visitare il Museo dell’Orologeria.
• Monte Zoncolan, un monte che appare su tutti i giornali e TV durante il Giro d’Italia, ormai una classica del ciclismo internazionale e una delle salite più dure in assoluto.
• Sauris è un villaggio sospeso in un’altra dimensione. Raggiungerlo significa inoltrarsi nel cuore della montagna superando 15 tornati fino a raggiungere questo borgo da fiaba.
• Campanile di Montanaia, simbolo di tutta la montagna del Friuli-Venezia Giulia. È un vero e proprio monumento che si può raggiungere solo dopo un buon trekking partendo dal rifugio Pordenone.
• Sutrio, un borgo legato agli antichi mestieri che deve la sua notorietà alla presenza di alcune tra le più apprezzate botteghe artigiane di intaglio e scultura di tutta la regione.
• Luoghi della Grande Guerra, è qui che il Regno d’Italia e l’impero Asburgico si affrontarono nella famosa guerra di trincee. Percorrendo i sentieri sulle montagne di confine si passa dal crinale della montagna scoprendo trincee, camminamenti, torrette di osservazione, gallerie, fortini, postazioni per mitragliatrici e fucili. Ed è possibile anche visitare il Museo della Grande Guerra di Timau, ricco di reperti e testimonianze.
• Ovaro e le sue pievi.  Ce ne sono tantissime e tutte collocate in posizioni isolate e dominanti le principali vallate e le antiche via di comunicazione. Ad Ovaro è possibile visitare l’antichissima Chiesa Paleocristiana di San Martino, la Pieve di Gorto sull’altura di Agrons e la chiesetta di Clavais. Clicca qui per saperne di più.

Infine, per un piccolo break ci si può fermare un attimo in uno dei locali caratteristici per degustare i cjarsons più buoni. I cjarsons vengono preparati con una pasta “matta” a base di acqua, farina, sale e un pugno di patate e ripieni di patate bollite schiacciate, cipolla tritata finemente, prezzemolo, melissa, menta, ricotta affumicata, burro, uva sultanina, cannella, zucchero, scorza di limone.

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