Sciare a Cortina – La destinazione preferita dai freeriders

Cortina d’Ampezzo è la località sciistica italiana per eccellenza conosciuta in tutto il mondo, la patria dello sci e di tutti gli sport su neve e ghiaccio. Cortina ospitò le Olimpiadi nel 1956 e si ripeterà nel 2026, un’icona quindi dello sci mondiale definita appunto “la perla delle Dolomiti”.

Sono 120 i chilometri di piste che si snodano nel comprensorio di Cortina, dove negli ultimi anni sport come il freeride ed il back country. Le cime più accreditate e assolutamente da non perdere sono:

• Il complesso delle 5 torri:

questo fantastico complesso si trova a sud-ovest di Cortina, dove Torre Grande è la vetta più alta e anche la più suggestiva con i suoi 2361 metri. Le altre “torri” prendono il nome di Torre Seconda, Torre Latina, Torre Quarta e Torre Inglese.

• Il monte Cristallo:
  

il monte Cristallo è uno dei monti più alti, maestosi ed importanti del massiccio del Cristallo. Nonostante la vicinanza con Cortina il sito è caratterizzato da una scarsa frequentazione delle creste e dei selvaggi valloni che nel periodo invernale diventano meta ambita dei free riders e dei praticanti del back country.

•  Monte Lagazuoi:
  

è una delle vette dolomitiche “più basse” dati i suoi 2835 metri e viene definita un vero e proprio museo a cielo aperto, un “castello di roccia”, con guglie, torrioni e basi militari nascosti nelle sue viscere. Qui il free ride “Forcella Col dei Bos” costituisce l’attrattiva principale, tecnicamente facile è il punto d’incontro di molti sciatori inesperti.

• Le Tofane:

questo massiccio è uno tra i più importanti gruppi montuosi delle Dolomiti costituito principalmente da tre fantastiche vette tutte sopra i 3000 metri:

• La Tofana di Rozes:

una cima imponente, distante dagli impianti che in buone condizioni meteo permette di sciare direttamente dalla vetta.

•  Tofana di Mezzo:

uno degli itinerari di free ride più belli delle Dolomiti, grazie anche al suggestivo paesaggio nel quale ci si muove.

•  La Tofana de Inze:

un percorso molto bello, tecnico ed appassionante dove la discesa inizia a Punta Giovannina fino al rifugio Dibona. La difficoltà alta del percorso è data dal suo dislivello di circa 900 metri.

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